sabato 10 settembre 2016

Il Filo di Arianna


Il Filo di Arianna, contè sanguigna e bianca su carta da spolvero, 98 x 70, 2016.





La figura di Arianna è emblematica dell’archetipo del Femminile che dà la vita in virtù del quale l’Uomo (in questo caso Teseo) può sconfiggere la paura dell’oblio: è nella simbologia della rosa che tutto questo si compie, poiché essa rappresenta l’eternità nella disposizione a spirale dei petali, i quali, innestati sui sepali dalla forma di stella a cinque punte, rimandano al percorso dell’anima che, grazie alle stelle che nella Notte indicano all’Uomo desiderante la via per non perdersi, riesce ad elevarsi in virtù della Passione che riconduce al Trascendente nel luogo della Memoria a cui appartiene, da cui viene. La rosa è retta dalla sinistra di Arianna, la mano che regge lo scudo e che protegge il cuore, la mano dei sentimenti e della sovrarazionalità che va oltre alla razionalità e può intuire il Mistero e la vera Bellezza. La storia di Arianna stessa è fissata nella costellazione della Corona Boreale, secondo il mito lanciata nel firmamento da Dioniso, dio dell’ebbrezza che, facendo cadere le maschere, permette il contatto con la veritas, e non è un caso che la disposizione a spirale (forma non-chiusa dell’infinito e percorso dello spirito) porti ai sepali: il cinque è l’armonia tra i quattro elementi del mondo sensibile (aria, acqua, terra e fuoco) e il quinto elemento spirituale. Infine, il ciondolo quadrato diventa, in quanto portato dal Femminile, emblema del motivo della vera fortezza dell’umanità che risiede nel coraggio del cuore e nella capacità di generare Vita e Bellezza.